L'artigiano Fabio Fattorini

Sono Ilaria Mantero e oggi sono nel laboratorio del maestro artigiano Fabio Fattorini, in veste di travel blogger per "Un cuore a 4 ruote" blog di promozione turistica e organizzazione viaggi. sono stata selezionata tra i vari partecipanti all'evento promozionale "Discovery tour: L'Umbria che non ti aspetti"  .
Siamo un bel gruppo chi si occupa di viaggi , altri di food e altri ancora sono fotografi. Colgo l'occasione per ringraziare il titolare di Thehotelhunter per le foto.

Parleremo del mondo dell'artigianato.

L'artigianato

Il mondo dell'artigianato sta scomparendo e con esso un aspetto culturale che è radicato nella cultura italiana. Essere artigiano ora, è un impegno economico, e culturale poiché si deve far fronte a una concorrenza sempre più spietata e di resa bassa. Essere artigiani è una vocazione per il semplice fatto che si ama ciò che si fa e di conseguenza si ha amore nel trasmetterlo e nell'insegnarlo.   Le persone come il signor Fattorini dovrebbero essere conosciute per il loro impegno e dedizione verso il lavoro, custodi caparbi di un arte antica.
Il maestro
Il maestro Fabio è maestro artigiano dal 1983, il signor Fattorini è riuscito ad adeguarsi alla società moderna unendo il lavoro di tipo tradizionale a un design contemporaneo.  
Al fine di rendere più interessante  la spiegazione del processo di produzione, il signor Fattorini  ha diviso tramite tre volontarie la spiegazione della fase di lavoro su tornio. 



il ciclo di produzione
il ciclo diproduziojen parte con la gestione organolettico del composto . Ogni creazione ha particolarità proprie senza possibilità di essere ripetuto in serie. Ogni palla di terracotta verrà lavorata e trqsformata a a seconda delle necessità del caso. 
Qualora  l'oggetto desiderato fosse un vaso i lati vengono tirati su e pressati esteriormente attraverso una spatolina, che ha la funzione di livellare la circonferenza esterna del contenitore.
Una volta ottenuta la forma desiderata l'oggetto deve riposare 5 giorni, per poi essere cotto in forno. 
Dipinto e poi esposto alla vendita.

Gli ambienti di produzione sono suddiviso in due spazi:


·         Lo studio in cui si lavora manualmente, composto da un tornio elettrico  a pedale e un forno dove cuocere i manufatti.
·         Vetrina e luogo espositivo dedicato alla vendita dell’artigianato
La sede di lavoro è a Ficulle, che appunto deriva dal latino Ficulus , vaso.
L’artigianato locale della formazione di contenitori alimentari e non , si fonde fin dall’epoca etrusca con la produzione vinicola e olifera  originaria del posto. 

La visita a cui abbiamo partecipato durante il Discovery Tour, L’Umbria che non ti aspetti, è stata ricca di emozioni. IL signor Fattorini ci ha spiegato il ciclo di produzione dalla materia prima all’oggetto vero e proprio facendoci provare a nostra volta.
Cosa ha un prodotto artigianale in più a un prodotto riprodotto in fabbrica?

Non credo si possano fare paragoni, basti pensare alle competenze e all’ingegno che un artigiano debba mettere a disposizione per poter arrivare a ottenere un  prodotto competitivo sul mercato.
In ambito culinario le pentole in terracotta sono molto apprezzate perché consentono di effettuare una cottura lunga e a fuoco basso garantendo l’uniformità di cottura e risulta un piatto più gustoso rispetto alla cottura in una pentola di acciaio inox. All’interno della tradizione culinaria italiana, ogni regione ha la propria ricetta per il sugo che sia di carne o a base vegetale la costante è la cottura lenta a fuoco basso, in modo che i sapori degli ingredienti possano miscelarsi .
La cottura con la pentola fatta di terracotta permette al cibo una cottura uniforme, quindi si parla si di fondo che trasmissione del calore a lati.


Ilaria Mantero per un cuore a 4 ruote
Blogger e pubblicitaria
Contatto : Imantero87@gmail.com


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